Una rivista scientifica è necessariamente un prodotto collettivo e si pone come la “voce” della comunità di studiose e di studiosi che la animano e da cui scaturiscono le riflessioni che poi sono sviluppate nell’output cartaceo e digitale. In tal senso, questa Rivista si pone come l’organo scientifico dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”, pubblicata dall’Editrice Apes sin dal 1989. All’epoca, Francesco Leoni volle dotare l’Istituto che presiedeva e che aveva co-fondato di uno strumento di analisi, per quanto caratterizzato da un numero limitato di pagine e con una bassa tiratura di copie. Nel primo numero, pubblicato quando il mondo aveva sembianze lontanissime – quasi aliene – da quelle attuali, Marco Caserta parlò dell’individuo come naturale soggetto di diritto in Thomas Hobbes; Domenico De Napoli della questione istituzionale nel Regno del Sud; Antimo Negri di “Ragioni e illusioni della tecnocrazia”; infine Giampiero Cantoni illustrò le linee di un progetto di riforma dei mercati finanziari. Anni dopo, nel 2006, Antonio Iodice inaugurò la nuova presidenza dell’Istituto rilanciando il quadrimestrale, dividendolo in sezioni, dotandolo di una nuova veste grafica, allargandone Redazione e Comitato scientifico, senza però modificarne l’obiettivo di fondo: pubblicare una Rivista con vocazione multidisciplinare, capace di mettere in sinergia diverse metodologie e ipotesi di ricerca, favorendo l’intervento dell’indagine empirica all’interno delle scienze umane. Con la presidenza di Paolo De Nardis, infine, la comunità di pensiero vicina alla Rivista si è ulteriormente allargata e internazionalizzata, radicando il periodico nelle aree scientifiche che la tassonomia dell’Anvur numera come 11 (Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche) e 14 (Scienze politiche e sociali).
La Rivista è suddivisa in rubriche che si irradiano intorno a un Focus nel quale si approfondisce – su proposta della Redazione o di studiosi esterni – una determinata tematica, spesso con un approccio multidisciplinare.
Oltre alla sezione monografica, la Rivista è la naturale sede in cui trovano pubblicazione gli studi e le investigazioni scientifiche coordinate dalle tre aree di ricerca dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” (nella rubrica “Studi e ricerche”). Viene dato spazio, inoltre, a interventi e riflessioni più direttamente impegnati nel commentare l’attualità politica nazionale e internazionale (rubrica “Interventi”). Per la valutazione degli articoli delle sezioni “Focus” e “Studi e ricerche”, la RSP adotta il sistema maggiormente in voga in ambito accademico, vale a dire la revisione paritaria e anonima (peer-review) di due referee considerati esperti della tematica presentata nell’articolo. I criteri di valutazione adottati riguardano: l’originalità del lavoro, la rilevanza scientifica, il rigore metodologico e l’attenzione alla letteratura nazionale e internazionale sull’argomento. La Rivista pubblica prevalentemente in italiano, ma è aperta alla pubblicazione di ricerche in lingua inglese, francese e spagnola. Infine, la RSP è completamente open access ed è registrata presso il Registro della stampa del Tribunale di Roma con il n. 459/89, del 22/7/1989 (tutti i diritti di copyright sono riservati).
La Rivista intrattiene un rapporto vivo con l’attualità, ospitando ricerche che intendano costituire uno strumento scientifico per la comprensione del mondo di oggi e dei suoi problemi, con la vocazione a elaborare risorse intellettuali e tecniche in grado di dialogare con le istituzioni e la classe dirigente locale e nazionale.
Dopo quasi un quarto di secolo di pubblicazioni la Rivista di Studi Politici ha assunto ormai un ruolo centrale nel panorama dei periodici scientifici e intende rinforzarlo con il contributo di tutti gli Autori e le Autrici che intendano esprimere sulle sue pagine professionalità scientifica e curiosità intellettuale.